C’è un aspetto di tutta la vicenda che forse, vista dall’esterno, potrà sembrare secondario se non trascurabile : la completa assenza e il disinteresse delle “Istituzioni” cittadine.
Mi spiego meglio : per la morte di Ester, considerato anche il fatto che frequentasse un asilo nido comunale, ci saremmo aspettati un messaggio di condoglianze, a nome della cittadinanza, dal Sindaco di allora e/o dall’assessore all’infanzia.
Purtroppo non è mai arrivata alcuna comunicazione ma il disinteresse non si è fermato qui : durante il funerale abbiamo raccolto una piccola somma da donare all’asilo per comprare materiale utile per i piccoli amici di Ester, anche in questo caso non ci è arrivato dal Comune alcun tipo di ringraziamento spontaneo.
Ci è arrivata una lettera di scuse, per il ritardo nei ringraziamenti, solamente molto tempo dopo che avevamo fatto presente questa cosa alle “dade” di nostra figlia ( dade che abbracciamo con tanto affetto).
Ma la completa mancanza di rispetto non si è fermata qui : il Comune ha pensato bene di affiggere, nell’asilo, una targa in memoria di Ester senza neanche avvisarci e invitarci nel giorno dell’esposizione ( non furono interpellate e coinvolte neanche le maestre), come se si fosse trattato di una circolare interna.
Una piccola targa che non riporta neanche il suo nome.

Come si può notare faccio fatica a scrivere di questi comportamenti tenuti dalle istituzioni della mia città : ci hanno sorpreso e fatto molto male. Sono state un sfregio aggiuntivo e gratuito.
Mi sono dato tante spiegazioni per la mancanza di senso della comunità, di rispetto a cui sono giunti i rappresentanti cittadini : una peggiore dell’altra e nessuna che possa anche lontanamente suonare come una giustificazione.
Ma le nostre congetture non hanno alcuna importanza : contano i fatti, le azioni compiute e non, l’atteggiamento tenuto.
Posso solo aggiungere che se non fossimo stati lasciati così soli dalle autorità probabilmente anche il comportamento della Procura e del Tribunale sarebbe stato più “rispettoso” , almeno nei modi.
Purtroppo la città di Ravenna e un caso clinico di mala amministrazione, composta da parassiti presuntuosi ed inetti che hanno pochi pari in Italia. Purtroppo credo che molte responsabilità le abbiano noi cittadini perché troppo a lungo li abbiamo tollerati e votati. Ma questo è un discorso che poco ha a che fare con le norme di comportamento civile e di solidarietà e comprensione del dramma umano che una società ed i suoi amministratori avrebbero dovuto dimostrare alla tua famiglia. Credo che tu abbia ragione: se ci fosse stato ci si sarebbe forse aspettato un altro comportamento dagli organi di Giustizia. E questo forse è la colpa più grande della città, avervi abbandonato e non avervi mai sostenuto. Per questo da ravennate me ne vergogno.
Ad ogni modo la totale “dimenticanza” e vergognosa assenza delle istituzioni non giustifica in alcun modo il comportamento per noi completamente errato e privo di rispetto tenuto dalla procura di Ravenna e dal Tribunale.
Questa cosa della targa – insieme al resto, ovviamente – mi lascia veramente senza parole. O meglio, ne avrei tante, ma decisamente poco edificanti e parecchio scurrili. Perché non mettere un nome? Perché non avvisare i genitori? Perché trasformare quello che poteva essere un bel gesto, in qualcosa che non ha fatto altro che aggiungere dolore? Non riesco davvero a farmene una ragione. E vorrei tanto che non se la fossero fatta nemmeno loro, anche se ne dubito…